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Caduti militari e civili in missioni di pace: la Cerimonia a Fiorenzuola

Momento di commemorazione presso il monumento dedicato ai Martiri di Nassiriya. Ventidue anni fa l’attentato. Gandolfi: “Il loro coraggio rimarrà per sempre scolpito in questo luogo”

Data :

13 novembre 2025

Caduti militari e civili in missioni di pace: la Cerimonia a Fiorenzuola
Municipium

Descrizione

Si è tenuta presso il monumento dedicato ai Martiri di Nassiriya, a Fiorenzuola d’Arda, la Cerimonia in occasione della Giornata del Ricordo dei Caduti militari e civili nelle missioni internazionali per la pace, istituita nel 2009 e celebrata il 12 novembre di ciascun anno, giorno dell’anniversario dell’attentato avvenuto a Nassiriya contro le forze italiane appartenenti alla missione di peacekeeping “Antica Babilonia” e costato la vita a 28 persone, tra cui 19 cittadini italiani.

Presenti, in rappresentanza dell’Amministrazione comunale di Fiorenzuola d’Arda, il Sindaco di Fiorenzuola d’Arda, Romeo Gandolfi, con il Vicesindaco Paola Pizzelli e l’Assessore Franco Brauner; i Comandanti della compagnia e della stazione dei Carabinieri di Fiorenzuola d’Arda, Piero De Nicotera e Raffaello Gnessi, unitamente agli operatori del comando e della stazione; al comandante della tenenza della Guardia di Finanza di Fiorenzuola d’Arda, Stefano Addabbo, e della Polizia locale di Fiorenzuola d’Arda, Carla Rigolli, oltre che ai rappresentanti delle associazioni locali, tra cui gli esponenti dell’Associazione Nazionale Carabinieri.

 

Le parole del Sindaco e del comandante della compagnia dei Carabinieri di Fiorenzuola d’Arda

L’esecuzione dell’inno di Mameli e del Silenzio d’ordinanza ha preceduto la deposizione di un omaggio floreale ai piedi del monumento e le orazioni, pronunciate dal Sindaco e dal comandante De Nicotera.

Pensiamo ai 19 Caduti di Nassiriya, o a tante altre vite spezzate tragicamente da un filo sottile: lottare per la pace in contesti ancora minati da conflitti, guerre e tensioni”, ha esordito Gandolfi. “Queste persone non si sono tirate indietro: hanno avuto la forza e il coraggio di lottare, in nome dell’ideale e del sogno della pace. Oggi rendiamo loro il doveroso omaggio della nostra Comunità: una Comunità che conosce il valore della pace ed è quotidianamente chiamata a custodire tale valore, pur di fronte ad una realtà sempre più tetra e cupa. In questa giornata – ha aggiunto il Sindaco di Fiorenzuola d’Arda - tuttavia non pensiamo soltanto a chi non c’è più: il nostro pensiero è infatti rivolto anche a quelle persone che si trovano tuttora impegnate in missioni di pace, in tutto il mondo, rischiando spesso la vita. Sono tante le missioni di peacekeeping a cui stanno prendendo parte contingenti italiani, in Africa, Asia ed Europa, in numerose aree di crisi come il Medio Oriente. Quel Medio Oriente in cui ventidue anni fa si trovavano le diciannove persone a cui abbiamo dedicato, nel 2016, questo monumento, presso il quale abbiamo depositato un omaggio floreale: persone che hanno scelto di lasciare la loro terra e le loro famiglie, per raggiungere una terra pericolosa, dilaniata dalla mancanza di sicurezza e dei servizi essenziali per una popolazione. Da cittadini italiani”, ha concluso Gandolfi, “dobbiamo essere orgogliosi di avere la possibilità di esportare nel mondo i valori della pace e della libertà. E dobbiamo essere orgogliosi di queste diciannove persone, che hanno pagato con la vita il loro desiderio di garantire un futuro prospero alla popolazione irachena e all’intero Medio Oriente. Il vostro coraggio, unitamente a quello di tutti gli italiani che lottano per la pace, rimarrà sempre scolpito in questo luogo, su questo monumento, e nel cuore di tutta la Comunità di Fiorenzuola d’Arda”, sono state le parole conclusive del Sindaco, dopo aver letto tutti i nomi dei diciannove italiani deceduti in seguito all’attentato del 12 novembre 2003.

De Nicotera ha ricordato, nel suo intervento, “il valore delle forze armate italiane che, in accordo con la nostra Costituzione che ripudia la guerra, operano per garantire la pace”, e ha rivolto “un pensiero, oltre che alle persone scomparse nella tragica mattinata di ventidue anni fa, anche a tutti i nostri connazionali feriti in seguito allo stesso attacco”, ponendo l’attenzione sul “valore del sacrificio compiuto da tutti coloro che operano, spesso in condizioni difficili, in missioni di pace” come quella denominata “Antica Babilonia” in cui trovarono purtroppo la morte a Nassiriya, ventidue anni fa, diciannove italiani.

Ultimo aggiornamento: 13 novembre 2025, 10:25

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